Il popolo del “bue grigio”, così chiamano se stessi i Turkana in riferimento agli zebù, il cui addomesticamento svolse un ruolo importante nella loro storia. Popolo africano del gruppo Nilotico, abita la regione nord-ovest del Kenya, nota come Turkana fino all’omonimo lago, un territorio di circa 90.000 chilometri quadrati.
La pastorizia ha una posizione preminente nella loro economia, sono allevatori di cammelli, pecore capre e asini da cui traggono carne e latte. Il bestiame è impiegato anche come merce di scambio, infatti viene usato per pagare il tributo che la famiglia del futuro marito paga a quella della sposa, durante la contrattazione che precede il matrimonio.
Essendo loro poligami, il numero di mogli che un uomo può permettersi è determinato dal numero di animali posseduto. Le donne indossano un grande numero di collane che rappresentano la ricchezza della famiglia, per cui possono essere molto numerose.
Tradizionalmente di religione animista è considerato il popolo guerriero più coraggioso e feroce dell’Africa, questa indole aggressiva gli ha permesso a differenza di altri gruppi di mantenere un alto numero di individui. Clelia Nocchi