E’ stato definito giustamente “arcipelago monastico” quella esclusiva concentrazione, oltre 40, di monasteri e chiese risalenti al XV e al XVI secolo nella parte meridionale della Bucovina. Questa antica regione della Romania divisa politicamente con l’Ucraina si estende nella parte settentrionale dei Carpazi e custodisce un vero tesoro artistico riconosciuto dall’Unesco Patrimonio dell’Umanità.
Quello che stupisce degli edifici religiosi di questo territorio, non sono solo le suggestive località dove sorgono, o la ricchezza e lo splendore dei dipinti, ma quello che li rende unici è che gli affreschi coprono integralmente non solo le pareti interne ma anche quelle esterne. Monumenti spirituali, espressione di una pagina storica molto importante per il paese, quando quest’area apparteneva al principato di Moldavia ed era minacciata dall’avanzata Turca.
Quel tempo veniva caratterizzato dall’emblematica presenza di un personaggio che cambiò il corso degli eventi. Stefan Cel Mare, Stefano il grande, colui che Papa Sisto IV soprannominò “difensore della cristianità” nonché “atleta di Cristo”. Questo straordinario uomo che venne canonizzato il 20 giugno 1992, assicurò una certa stabilità all’ indipendenza della Moldavia attraverso un abile opera diplomatica e di resistenza contro gli invasori Polacchi, Ungheresi, ma soprattutto Ottomani, i nemici della cristianità, con i quali riuscì a stipulare un trattato di pace nel 1503.
E’ in questa cornice che si cela la risposta di una così intensa produzione pittorica. I monasteri furono rifugio per i grandi eserciti popolari, che si radunavano tra le loro possenti mura in attesa delle battaglie. Come intrattenere tanti soldati e contadini analfabeti? Risvegliare il loro interesse, istruirli e comunicare se con conoscevano la liturgia slava? E’ per questo che i muri dei conventi vennero ricoperti con i più celebri episodi biblici, dalle figure particolarmente realistiche e dagli sfondi che rispecchiavano fedelmente i paesaggi della Romania.
Ogni “isola d’arte” merita menzione, ognuna ha una storia da narrare e bellezze da mostrare. E’ necessario dedicare tempo e affidarsi a una buona guida per istruire lo sguardo a non tralasciare i particolari delle tante scene che compongono le creazioni pittoriche. Alcuni hanno un tono di colore predominante come quello di Sucevita che a detta di tutti è anche il più affascinante e si distingue per il verde. Mentre quello di Humor per il rosso. Ma emerge per bellezza e importanza il “Giudizio Universale” di Voronet che si è guadagnato l’appellativo di “Cappella Sistina dell’est”, nei pressi della città di Gura Humorului, dedicato a San Giorgio è un apoteosi di colore e di immagini. La tonalità di azzurro, erroneamente attribuito all’uso del lapislazzulo è stato motivo di studio fin da quando Rodolfo d’Asburgo voleva carpirne il segreto e si affidò a due alchimisti che comunque fallirono nella missione. Ancora oggi non si è riusciti a riprodurlo chimicamente ed è considerato dai tecnici, unico al mondo, al pari del verde Veronese e il rosso Rubens. Ma oltre a questo piccolo mistero quello che ha del miracoloso è la longevità di queste opere che esposti da secoli agli agenti atmosferici in gran parte sono rimasti intatti, nonostante il pigmento di origine naturale di soli 5mm di spessore.
Voronet, fondato nel 1488 dallo stesso principe di Moldavia, Stefano il Grande, come altri 44, fu un voto per una vittoria contro i turchi. L’eroe quando non era occupato in battaglia e sembra che ne abbia vinte 34 a fronte di solo due perse, si dedicava alla costruzione di edifici sacri. Eroe dunque dalla personalità poliedrica , amato e osannato da tutto il paese ma la sua fama oltre i confini rumeni è stata offuscata purtroppo dal suo terribile cugino il notissimo Vlad III Tepes, ovvero Dracula, principe di Valacchia.(Da ricordare: per l’ingresso ai monasteri è richiesto un abbigliamento consono ai luoghi sacri per donne e uomini)
Clelia Nocchi
bellissimo! aggiungo ai posti da visitare a breve!!!
"Mi piace""Mi piace"
Ho visitato la Bucovina e i suoi monasteri a fine Agosto. Insieme alla Transilvania con i suoi castelli e le chiese fortificate, fanno della Romania uno stato da visitare . Per me è stata una bellissima scoperta.
"Mi piace""Mi piace"