Death Valley – Stati Uniti

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Era il 1848 quando si diffuse la notizia che sulle rive del fiume Sacramento in California qualcuno aveva trovato l’oro. Il fortunato era lo svizzero John Sutter che non seppe tenere il segreto della sua favolosa scoperta, iniziando così quel periodo che passò alla storia con il nome di Gold Rush, la corsa all’oro. Migliaia di improvvisati cercatori da tutto il mondo raggiunsero la California con il miraggio di arricchirsi.

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Fu così anche per un gruppo di avventurieri che nell’inverno del 1849 scelse come scorciatoia un inospitale landa desolata per raggiungere le valli californiane. L’aspra zona desertica oggi si chiama Death Valley, la Valle della morte, proprio perchè quei sognatori senza acqua nè cibo, sfortunatamente, ci lasciarono la loro vita battezzando quella terra. Monumento Nazionale dal 1933 istituito dal Presidente degli Stati Uniti d’America, Franklin Roosvelt e Parco Nazionale dal 1994, la Death Valley a metà tra California e Nevada è una delle mete turistiche più apprezzate d’America.

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Lunga 225 chilometri e larga 40, migliaia di ettari che sembrano non appartenere al nostro pianeta, un territorio arido e torrido dove cadono non più di 5 centimetri di pioggia annui e con temperature estive che si aggirano intorno ai 50 gradi. Il 10 luglio 1913 venne registrata la temperatura record a Furnace Creek di 56,7°. Ma può anche far molto freddo nella valle della morte con punte di -19°.  La sua morfologia è varia, ci sono punti al di sotto del livello del mare che è una delle cause principali della sua aridità, come nel Badwater Basin che con i suoi -86 mt. che ne fa il punto più basso dell’America Settentrionale, ad altezze come Telescope Peak con i suoi 3.368 metri.

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Eppure quest’angolo lunare, quello che era un antico lago prosciugatosi cinque milioni di anni fà, nonostante le sue estreme condizioni climatiche e la sua aspra geologia è diventato leggendario. Grazie anche al suo passato di importanti giacimenti minerari, l’ultima miniera ha smesso di funzionare nel 2005, l’affascinate storia pioneristica, ai suoi colori e alla sua bellezza surreale gode di fama planetaria.

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Alcuni degli spettacolari paesaggi sono facilmente fruibili, molti dei suoi panorami mozzafiato si visitano in auto e con brevi camminate. Altri invece sono accessibili in fuoristrada o con trekking adatti a persone più allenate ma importante è, mai dimenticare le opportune precauzioni e non sottovalutare i pericoli insiti in un ambiente così inospitale. Meglio non correre rischi, regola numero uno; mai avventurarsi in camminate nelle ore più calde che nei mesi estivi possono, in alcuni casi, risultare fatali.

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Considerare che si possono avere problemi con la copertura telefonica o guasti tecnici dell’auto.  Di norma è bene avere sempre acqua in abbondanza sia in macchina che nello zaino e il serbatoio pieno, visto che sono pochi i punti di rifornimento carburante che si trovano solo a Furnace Creek, Panamint Springs Resort e Stovepipe Wells Village. Molti dei percorsi esistenti, edifici e campi, servizi telefonici e idrici sono stati costruiti tra il 1933 e il 1942 dalla Civilian Conservation Corps  e in gran parte ancora tutt’oggi utilizzati,

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un ente, la CCC, fondato da  Roosvelt per impiegare i numerosi senza lavoro vittime della grande depressione. L’esplorazione di tutta la zona è ben organizzata, il centro visitatori a Furnace Creek fornisce tutte le informazioni necessarie e una chiara mappa, affinchè ognuno possa programmarsi un tour personalizzato in funzione del tempo a disposizione.

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Benchè il nome della valle ci faccia a pensare ad un territorio dove ogni alito di vita sia inesistente, a dispetto del suo nome invece sono numerose le specie animali. Coyote, volpi, scoiattoli, serpenti a sonagli, avvoltoi che popolano l’arido territorio insieme a specie vegetali che si sono perfettamente adattate a questo habitat sviluppando modalità per sopravvivere con la poca acqua disponibile. In primavera ci si può imbattere in coraggiose fioriture e qui un fiore è davvero un piccolo miracolo!
Clelia Nocchi

Segui il viaggio su  https://www.youposition.it/mappaviaggio.aspx?id=6676

https://www.visitcalifornia.com/
https://www.visitcalifornia.com/destination/spotlight-death-valley-national-park
https://www.nps.gov/deva/index.htm

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