Situato fra il Sudafrica, lo Zimbabwe e la Namibia, si trova il Botswana, l’antica terra delle tribù Tswana. Ma forse e meglio dire” incastonato”, visto che è da qui che parte il 30 % della produzione mondiale di diamanti. Rappresentando per il suo governo circa il 35% delle entrate e il 70% delle sue esportazioni.
La storia di tutto il sud dell’Africa è stata segnata nel bene e nel male dalla presenza dei diamanti. Intere nazioni e pertanto anche il Botswana, devono parte della loro fortuna alle “pietre di fuoco”. Chiamate così perché con “fuoco” si definisce l’effetto luminoso che fa risplendere la gemma, grazie alle abili mani degl’intagliatore. Ma il paese non è conosciuto solo per questo; visitare il Botswana è avere la possibilità di osservare un numero incredibile di animali nel loro ambiente naturale, uno dei meglio conservati di tutta l‘Africa.
Con una superficie pari a 582.000 kmq, pressoché come la Francia, e circa 1.600.000 abitanti, è il cuore geografico dell’Africa sub sahariana. Senza sbocchi sul mare, è un paese ancora selvaggio e incontaminato. Basti pensare che circa il 37% del suo territorio, è protetto; parchi e riserve nazionali danno rifugio sicuro a circa 85 specie diverse di mammiferi e 600 specie di uccelli.
Un safari qui è un’esperienza entusiasmante. Il Botswana offre al visitatore autentiche meraviglie e un territorio incredibilmente vario. Si passa dal Kalahari, che in lingua Khoi significa ”terra delle sete”, una zona semidesertica caratterizzata da tutti i tipi di savana, dove si possono osservare migrazioni della grande fauna a quello che è un autentico tesoro ambientale, lo spettacolare delta dell’Okavango. Questo vero paradiso di fauna e flora con i suoi 16.000 kmq di corsi d’acqua lussureggianti è il più vasto delta interno del mondo. Formato dal fiume omonimo proveniente dall’ Angola, con una lunghezza di 1430 km, terzo fiume dell’Africa, viene chiamato anche il” fiume che non riesce a trovare il mare”.
Il delta dell’Okavango essendo il più grande tra i siti interessati dalla Ramsar Convention on Wetland (convenzione di Ramsar sulle zone umide) e un luogo ricco di biodiversità, non godeva fino al 2014 di alcuna protezione internazionale. Finalmente è stato inserito meritatamente nei siti patrimonio Unesco. E’ difficile pensare che un così importante ecosistema possa essere compromesso per mancanza di una politica di tutela. Erano gli ultimi anni dell’800 quando il ben noto esploratore dott. David Livingstone fece conoscere all’ Europa questo lembo di terra attraverso i suoi mitici viaggi, suscitando una curiosità che è rimasta inalterata nel tempo.
Chi decidesse di intraprendere un viaggio in Botswana avrà la certezza che ad attenderlo ci saranno cieli straordinariamente azzurri, grandi spazi silenziosi e l’opportunità di assaporare un” turismo” avventuroso ed emozionante. Ricordando sempre però, (come vi capiterà di leggere all’entrata di qualche parco) in questo posto, siete voi gli intrusi. “Prendete soltanto fotografie, lasciate soltanto le vostre impronte”. Clelia Nocchi